Della necessità di masticare
lentamente, ne avevano già parlato più volte i libri Vedici, la
Bibbia, il Vangelo degli Essen, le varie teorie orientali, la scuola
Salernitana; M. Horace
Fletcher, all'inizio del secolo pubblicò il suo libro " L'arte di mangiare poco ", uomo d'affari, viaggiatore,
sportivo, artista, deve la sua fortuna in America e in Europa al cosiddetto Fletcherismo: masticare è uno dei più importanti
fattori della buona digestione.
Nella bocca ha inizio
infatti la suddivisione meccanica degli alimenti che è di fondamentale
importanza per la successiva digestione enzimatica.
I denti incidono, lacerano, triturano gli alimenti, i movimenti
della lingua e delle guance concorrono al rimescolamento del cibo nel cavo
orale, i movimenti masticatori stimolano la secrezione delle ghiandole
salivari, specie delle ghiandole parotide.
Quindi la digestione ha inizio proprio dalla bocca;
l'alimentazione moderna è per buona parte composta da cibi ammorbiditi dalla
cottura che non impegnano l'apparato masticatorio: questi vengono così ingoiati
insufficientemente masticati e non abbastanza impregnati di saliva,
sottoponendo lo stomaco a un super lavoro, sia meccanico, che chimico.
Meccanicamente, perché
i cibi non sono stati bene triturati dagli atti masticatori,
chimicamente, perché non si sono operate, nella bocca, alcune
trasformazioni importanti, specie quella degli amidi in zuccheri provocate
dalla ptialina, un enzima salivare.
Il più delle volte, siamo abituati a mangiare
mentre si parla, si legge, o si è assorti nei propri pensieri, si
rimugina sui propri problemi, si guarda la televisione, si pensa alle
mille cose da fare e così non mangiamo ma divoriamo;
bisogna invece mangiare con
calma, concentrarsi nella masticazione, prendendo coscienza della qualità
dei cibi e assaporando le loro caratteristiche gustative: caldo, freddo, amaro,
dolce,morbido, duro, fragrante, secco, ecc., una prolungata masticazione è il perno della salute, inoltre
alimentarsi in questo modo porta prima alla sazietà riducendo così
l'introduzione ulteriore di calorie, un buon metodo questo per chi volesse perdere un po’ di peso senza grandi rinunce.
Non ha caso nelle filosofie orientali è data grande importanza
all’ingerimento del cibo e al modo di mangiare, la lenta masticazione è ZEN, i monaci buddisti ,infatti ingeriscono,
grazie a questo approccio con il cibo, piccole quantità di alimenti che
comunque soddisfano il loro appetito, in effetti traggono dal cibo tutte le
sostanze nutritive capaci di appagare la fame.